La filosofia vipassana ci spiega chiaramente quanto moha (l'illusione, l'ignoranza) sia una delle tre principali negatività mentali. L'illusione di controllo e la bramosia per l'altrui accettazione ci portano spesso a non riuscire a vivere nel presente. Ricordare il passato e riflettere sul futuro sono cose importanti, ma solo nella misura in cui aiutano ad avere a che fare con il presente.
Se scopriamo che persone del nostro passato svalutano il nostro lavoro, ci denigrano o inventano cose sul nostro conto in che modo prestare loro attenzione ci aiuta ad avere a che fare con la nostra vita nel qui-e-ora? Com'è possibile che il rammaricarsi per le scelte effettuate in passato migliori la nostra qualità di vita odierna? Al contrario questi comportamenti non fanno altro che portare malessere nella nostra vita.
In questo giace l'importanza di chiudere completamente i cicli passati, per poter vivere ancora di più il presente lavorando sul benessere proprio e di chi ci sta attorno.
Altresì il pretendere la validazione altrui è va a toglierci il senso di responsabilità in ciò che diciamo o agiamo: ogni volta che parliamo o ci comportiamo in un certo modo, se siamo pienamente adulti ci possiamo rendere conto che ce ne stiamo contestualmente prendendo la responsabilità, ci stiamo in un certo senso schierando e quindi sarà naturale che altri possano essere in disaccordo e "contestarci" e non c'è nulla di male in questo finché si rimane su un piano di confronto (cosa ben diversa è quando c'è della violenza e della sopraffazione nella contestazione).
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